Festival Alpes Andes

Festival Alpes Andes

Le Alpi e le Ande unite

“Da dove vengono le più alte montagne? Così ho chiesto un giorno. E ho appreso che vengono dal mare. Questa testimonianza è scritta sulle loro rocce e sulle pareti delle loro vette. Dal più profondo il sommo deve levarsi alla sua altezza.”
(F. Nietzsche)

Entrambe le formazioni montuose, le Alpi e le Ande, ospitano paesaggi dotati di caratteristiche climatiche che integrano forme ancestrali di vita umana, intrecciate con ecosistemi socio-culturali. Si tratta di una combinazione di attributi geologici, botanici e zoologici con l’inventiva umana che cerca, prova e sperimenta modi di vita, tecniche e arti specifiche della montagna.

Alpes Andes 2021: il debutto del festival tra Italia e Cile

L’edizione zero del festival si è svolta nel novembre 2021, con ancora le ristrettezze dovute alla pandemia, abbiamo realizzato alcuni primi eventi dei partner cileni in Italia.

Alpes Andes 2022: la vita delle montagne

Il tema ambientale difesa dei diritti della terra e degli uomini e delle donne che ne vivono lo stretto contatto e l’interdipendenza è stato, alla luce delle trasformazioni climatiche e delle politiche globali, la linea principale anche per il festival nel 2022.

Le Alpi e le Ande sono ecosistemi socio-ambientali tra i protagonisti di questo tema, contesti estremi per eccesso o per difetto di antropizzazione, estremi anche per le condizioni climatiche. Cerniere e barriere tra flussi di transito, qui più frenetici e massicci, là legati a speculazioni geologiche o a ritmi ancestrali.

Per evidenziare queste urgenze abbiamo percorso diversi sentieri che ci hanno portato a realizzare workshop di arte, dibattiti pubblici, seminari, mostre fotografiche, installazioni, escursioni e visite a centri culturali ospitando una ventina di ricercatori e ricercatrici nell’ambito dell’arte contemporanea, della musica, della fotografie e della scrittura che hanno condiviso le proprie esperienze con un pubblico a volte intimo a volte molto numeroso tra Pinerolo, Torino, Cuneo e le valli Pellice, Chisone e Stura.

Cosa abbiamo realizzato:

  • Due mostre fotografiche gemelle Tacun/Hechizos, una proveniente dagli archivi dell’associazione Lu cunvent della Val Varaita, l’altra dalla ricerca del gruppo Trabajod de Utilidad Publica in Cile, entrambe le mostre descrivevano inaspettate pratiche di recupero e riciclo.
  • La mostra fotografica di Gaston Luna dedicata al ruralismo della regione di Cauquenes in Cile immersa nei vitigni eroici del Comune di Pomaretto in Piemonte e commentata dalle parole tratte da Il mondo dei vinti di Nuto Revelli.
  • Animas Mutuales, un minidoc sulla società italiana di Mutuo Soccorso di Punta Arenas in Cile mostrato nel Museo del Mutuo Soccorso di Pinerolo.
  • Un’installazione d’arte, Il cuoio di San Isidro, scaturita dalla ricerca antropologica di Aymara Zegers, Miguel Caceres, che hanno destrutturato una pelle di vitella per ottenerne una fune con la quale hanno invaso gli spazi espositivi a Rorà e a Millau (Museo di Millau).
  • La conferenza di presentazione del Museo di Rio Seco di Punta Arenas tenuta dai curatori Aymara Zegers e Miguel Caceres presso il Museo Nazionale della Montagna a Torino.
  • La proiezione del documentario Tvaian di Nastassjia Martin e Mike Madgison presso il Museo della Montagna di Torino e la Galleria di arte contemporanea Filippo Scroppo di Torre Pellice, documentario incentrato sul tema della rinomadizzazione. 
  • Un concerto di canto popolare, organizzato dall’Associazione Baco, come esperienza corale e condivisa con il workshop di ricerca e spettacolo finale denominato Eco, con cantore e compositrici italiane, argentine, francesi a Paraloup.
  • L’installazione Tiro libero dell’artista Adolfo Martinez, dove due pietre, una proveniente dalle Ande e una dalle Alpi, si scontravano in un cassetto che oscillava alternativamente a destra e sinistra. Incorniciavano il movimento due video di esplorazione, uno girato sulle Ande l’altro sulle montagne della Valle Stura.
  • La presentazione dell’opera di arte sociale Allendedovesei? Traduzione collettiva dell’ultimo discorso di Salvador Allende in tutte le lingue del mondo.
  • Una Tavola rotonda su Turismo e sostenibilità ambientale delle terre alte dove Niels Martin, direttore generale del C.A.F. (Club Alpine Français), Beatrice Verri, direttrice della Fondazione Nuto Revelli e Danilo Petrovich, del Museo Campesino en Movimiento (MUCAM), si sono interrogati, in un’assemblea aperta al pubblico, sulle prospettive del turismo sostenibile nell’arco alpino e in sud America.

Il cuore del Festival è nelle Alpi Cozie piemontesi, ma si è esteso in Provenza e nelle Hautes Alpes francesi.

Alpes Andes 2023: Cile

Il festival si è realizzato in versione ridotta nel 2023 in Cile in coincidenza con il cinquantesimo anniversario del Golpe.

L’11 settembre 2023 di fronte alla Moneda, si è tenuta l’inaugurazione dell’opera d’arte partecipata Allendedondestas? (Allendedovesei?) Presentata l’anno precedente durante il Festival, al Museo del Mutuo Soccorso di Pinerolo.

L’opera ha coinvolto decine di traduttori e tavoli di discussione nel corso del 2023, in Italia, Brasile, Cile e Francia e ha creato un gruppo di lavoro per la traduzione in lingua mapugundun con il supporto dell’Universitàd Austral de Chile a Valdivia.

Allendedondestas? ha inaugurato il Festival di Poesia di Valparaiso A cielo abierto presso la Fondazione Pablo Neruda – La sebastiana, mettendo le basi per una collaborazione poi continuata con l’invito rivolto dalla Fondazione Nuto Revelli a Enrique Morales, poeta cileno, per animare il laboratorio di traduzione partecipata che si è tenuto a fine ottobre 2024 a Paraloup

Nel 2023 si è perseguita quindi l’idea originaria del festival, ovvero trovare un partner sudamericano che sia capace di organizzare una versione andina, un Andes Alpes, in modo da poter permettere a ricercatori e ricercatrici dell’ambito ampio delle arti e della filosofia provenienti dai nostri territori, di far sentire il proprio pensiero e mostrare i propri lavori alle comunità andine creando nuove interconnessioni.

A tale fine si sono presi contatti con l’Istituto de Arte della PUCV di Viña del Mar , con il Teatro Museo de los Titeres e del payaso, con la Universidad de Chile e con il Museo della solidarietà Salvador Allende, conservando i preziosi contatti con MUCAM e Museo de Rio Seco.

Il Festival Alpes Andes è curato da Diego Mometti e promosso da Fondazione Nuto Revelli, Pensieri in Piazza, Comune di Pomaretto, Città di Pinerolo, CAI Uget di Val Pellice, Associazione Lu Cunvent, ARCI Valle Susa Pinerolo, Museo del Mutuo soccorso, MUCAM – Museo Campesino en Movimento, Universidad de Concepciòn, Asociaciòn de investigadores Museo de historia natural Rio Seco, TUP – Colectivo de arte Trabajos de utilidad publica, Institut français Chile, Ambassade de France au Chili in collaborazione con Museo Nazionale della Montagna di Torino, International Mountain Museums Alliance, International Alliance for Mountain Film, Facultad de artes – Universidad de Chile, Pontificia Uinversidad catolica de Valparaiso, Borgata Paraloup, Consorzio Produttori Terre del Ramie, Associazione macellai del Pinerolese.

festivalalpesandes@gmail.com 

Aspettando Alpes Andes 2025 – Cosa sognano le montagne?