Archivio cartaceo

Archivio cartaceo

L’archivio di Nuto Revelli è conservato nella sua casa a Cuneo.
Consta di 70 metri lineari di documentazione e ricopre un arco cronologico molto ampio (1862 – 2004) comprendendo anche la documentazione riguardante la famiglia d’origine e la corrispondenza intrattenuta con personalità di spicco del Novecento.

Lettere, fotografie e testimonianze

Il 31.12. 2007 è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica per il Piemonte e la Valle d’Aosta con le seguenti motivazioni:

L’interesse storico particolarmente importante dell’archivio è motivato dal rilevante ruolo svolto da Nuto Revelli nella vita militare durante la Seconda Guerra Mondiale, dal ruolo politico-militare svolto nella lotta di Liberazione, e dai ruoli politico-culturale, pedagogico e letterario svolti nella seconda metà del Novecento.

L’archivio è dedicato alla guerra di Russia, alla storia della Resistenza e del secondo Novecento e allo studio della civiltà contadina.

Si tratta di un archivio eterogeneo, poiché formato sia da documenti cartacei sia da documenti su supporti diversi raccolti e prodotti da Nuto Revelli nel corso della sua vita.
Conta inoltre più di 1.000 ore di registrazioni orali per Il mondo dei vinti e L’anello forte, circa 8.000 fotografie in bianco e nero e a colori, negativi su pellicola e lastra, bobine da magnetofono, cassette audio e video.

La struttura archivistica ripercorre le tappe fondamentali della vita di Revelli (dai rapporti con la famiglia d’origine, alla formazione scolastica e militare, all’esperienza di guerra e partigianato, all’attività di scrittore e di divulgatore).

Alla fine del 2019 si è concluso il suo riordino e nel 2021, il database è stato riversato su Mèmora, la piattaforma della Regione Piemonte.

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    Su Mèmora, piattaforma della Regione Piemonte, è possibile consultare l’inventario dell’archivio e i percorsi di valorizzazione dei documenti