La Fondazione Nuto Revelli ha acquistato le baite abbandonate di Paraloup con il proprio fondo di dotazione per farne luogo di una doppia memoria: quella della guerra partigiana e quella della vita contadina, un luogo che fosse testimone fisico di una memoria storica non ossificata.
Questi forti valori ed un grande entusiasmo hanno animato il gruppo di architetti formatosi spontaneamente intorno ad Aldo e Giovanni Barberis, composto da Valeria Cottino, Dario Castellino e Daniele Regis.
Grazie al reperimento delle risorse economiche necessarie (Regione Piemonte Lr. 4/00, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Fondazione CRT), la borgata è stata ricostruita con un progetto architettonico innovativo e sostenibile, armonicamente inserito nel paesaggio secondo i criteri della Carta internazionale del Restauro e con materie prime locali lavorate dagli artigiani del posto.
L’uso dell’energia solare e di isolanti ad alta efficienza ha consentito di realizzare una borgata ecologica e sostenibile. Per accogliere spettacoli teatrali all’aperto ed offrire un luogo idoneo ad incontri e laboratori, nella zona antistante la terrazza del rifugio è stato realizzato un ampio teatro in legno con 190 posti a sedere, realizzato grazie al contributo europeo del progetto Migraction, co-finanziato sul programma Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020.
Il recupero di Paraloup ha favorito non solo il restauro architettonico della borgata, ma anche la rivalorizzazione dell’area, dimostrando la sostenibilità economica di un sistema integrato di attività (turistico-culturale, agro-silvo-pastorale, artigiana…) che a partire dal suo nucleo centrale si riverbera sull’intero territorio circostante.
Il recupero di Paraloup ha ottenuto una serie di riconoscimenti per la qualità e la sostenibilità del suo progetto:
- La menzione speciale al prestigioso Premio Konstruktiv per la migliore architettura alpina sostenibile in ambito europeo nel 2011;
- La Bandiera Verde di Legambiente della carovana delle Alpi nel 2011;
- Il Premio Gubbio per il paesaggio 2012 a parimerito con il carcere delle Murate di Firenze;
- Il Premio AAA Architetti Arco Alpino nel 2017
- La menzione al premio internazionale UUIAA nel 2018.
A settembre 2018 Paraloup è stato selezionato per la mostra Arcipelago Italia della Biennale dell’Architettura di di Venezia.
Nel 2017 la Fondazione Nuto Revelli ha organizzato la Scuola Giovani Agricoltori di Montagna di Paraloup e nel marzo del 2018 ha co-fondato l’Associazione fondiaria “Valli Libere” con il Comune di Rittana e alcuni privati abitanti del territorio.
Paraloup fa parte della Rete del Ritorno e della rete Paesaggi della Memoria.