Museo e mostre temporanee

Il museo dei racconti di Paraloup

“Paraloup è un luogo che nel corso del tempo ha vissuto diverse stagioni. È stato a lungo un pascolo estivo da cui, in inverno, le popolazioni contadine emigravano verso la Francia. Durante la Resistenza è stata una fucina di democrazia per circa 150 giovani ventenni di tutta Italia, che qui si radunarono per essere trasformati in partigiani. Poi, a partire dagli anni ’60 del Novecento, Paraloup ha subito, come tutte le vallate cuneesi, un fortissimo spopolamento. E dal 2008, grazie al suo recupero, sta finalmente vivendo la stagione del ritorno”
(Marco Revelli)

Il Museo dei racconti, realizzato nell’ambito del progetto europeo Migraction cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito del programma Interreg Alcotra Italia-Francia 2014-2020, fa parte del MUDRI – il Museo Diffuso di Rittana e, nella sala intitolata Le stagioni di Paraloup presenta un’installazione multimediale interattiva, curata dallo studio milanese NEO – Narrative Environment Operas e da Andrea Fenoglio.
Entrando, il visitatore seleziona da uno schermo touch una delle quattro epoche che hanno caratterizzato più significativamente la storia di Paraloup: la fine dell’Ottocento, con le migrazioni alpine, il periodo della Lotta di Liberazione dal nazifascismo, l’epoca dello spopolamento delle Alpi e il ritorno alla vita in montagna di oggi.
Una volta ascoltata l’introduzione della stagione scelta, sullo schermo compaiono diverse domande che il visitatore può porre ai testimoni protagonisti di quelle “stagioni”: a quel punto saranno le voci dei protagonisti, spesso intervistati dallo stesso Nuto Revelli, a rispondere. Infine, terminata la risposta specifica, sugli schermi della sala compariranno una serie di dati storici di approfondimento.

Sono le voci, dunque, le protagoniste dell’allestimento permanente.
“A volte basta il suono di una voce, perché un muro crolli” raccontava un testimone del Mondo dei vinti a Nuto Revelli: questa affermazione, così potente ed evocativa, stava ad indicare allora la precarietà delle abitazioni delle borgate alpine spopolate, dove bastava l’inusuale vibrazione di una voce umana a provocare un crollo. Ma, quasi come un contrappasso positivo, le voci nel Museo dei racconti di Paraloup vengono usate, in questo allestimento, per far crollare muri differenti: i muri del pregiudizio, dell’ignoranza, dell’odio, e per costruire ponti di conoscenza fra generazioni diverse, in un dialogo costruttivo e creativo su questo luogo così peculiare nella storia e nella montagna.

Il Museo dei racconti completa (oltre al teatro, la cineteca e il sentiero a realtà aumentata) l’offerta culturale della borgata Paraloup, da diversi mesi oggetto di un processo di trasformazione volto a rafforzare l’indole culturale delle sue baite e a rilanciarle come un unico spazio ibrido in cui si produce cultura e innovazione sociale, in dialogo costante con la Storia e i suoi valori, con la montagna e le sue differenze e, soprattutto, con il territorio e la sua comunità.

Il Museo dei racconti è sempre aperto per visite libere.
Chiuso il lunedì e il martedì

Per prenotare una visita guidata al Museo e alla Borgata – 90 minuti – a fronte di una donazione minima di 5€/persona (entrata libera per i bambini di età inferiore ai 10 anni):
info@nutorevelli.org
cell. 375 5914347

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