L’attività dell’Associazione Mai tardi: quattordici anni di Scrivere altrove
Nel corso di questi quattordici anni in cui è stato realizzato il concorso Scrivere Altrove, attraverso le opere scritte e visive sono state ascoltate e raccolte esperienze, storie di vita di numerosi partecipanti: emigranti da e verso l’Italia, nuovi cittadini, cittadini detenuti, studenti dei Centri provinciali per l’Istruzione degli adulti e delle scuole di ogni ordine e grado, provenienti da tutto il territorio nazionale e anche europeo.
Sono voci e testimonianze racchiuse – o liberate – in testi e immagini nei quali differenti condizioni esistenziali ritrovano occasione di ospitalità ed esercizio di accoglienza nell’evocazione di vissuti personali, familiari o collettivi e nell’invocazione di un più giusto diritto di cittadinanza e di civile convivenza comunitaria.
I valori del Manifesto dell’altrove
Il Manifesto dell’altrove è un esercizio di consapevolezza in cui raccontare i valori di cittadinanza, di legalità e di pace e rinforzare l’importanza della testimonianza, così come intesa dal lavoro di Nuto Revelli, a fianco dei vinti di oggi che ancora non hanno voce.
Nel Manifesto dell’altrove la parola si rivela uno strumento potente per entrare in connessione, per confermare alleanze e collaborazioni, per definire anche la direzione da non prendere, da quale altrove scappare e in quale trovare rifugio.
Che cos’è il Manifesto dell’altrove?
Se esiste, in che accezione si può interpretare? Può avere dei connotati temporali o spaziali?
Cosa diventa l’altrove quando siamo vicini?
-> Nasce per riconoscere una guida di valori e di stimoli, per riflettere sui temi dell’altrove, inteso nella dimensione personale, migratoria, sanitaria, ambientale e sociale.
-> Raccoglie parole, colori e immagini per trasformarle in voci ascoltate e accolte.
-> Afferma che la testimonianza del vissuto e delle storie di molti è il racconto della vita di tutti noi.
-> Si impegna ad essere uno strumento per creare ponti di ascolto e di disobbedienza, per ridurre le distanze tra generazioni che sembrano non comprendersi e luoghi che sembrano non conoscersi.
-> Si ribella ai linguaggi di odio, di indifferenza, di paura e di chiusura.
-> Riconosce che ogni essere umano ha diritti innati, inviolabili, inalienabili e imprescrittibili per esprimere il proprio altrove fisico, emotivo e mentale.
Che cosa chiediamo ai firmatari?
A chi decide di aderire al Manifesto dell’altrove chiediamo di collaborare per la promozione e valorizzazione delle tematiche che si muovono attorno alla parola altrove.
Chiediamo di fare rete e di coinvolgere gli altri firmatari nella realizzazione di iniziative come: percorsi cittadini sulle tracce dell’altrove e dell’altro, laboratori di musica, teatro, danza, pittura, scultura… tutta l’arte che viene in mente, proiezioni di film e documentari, piccoli festival di letteratura, mostre fotografiche, cene tematiche, seminari, incontri e confronti con esperti dei temi che si possono ricondurre altrove, progetti di più lungo corso
Insomma spazio alla fantasia…tenendo ben salda la rete!
Come aderire al Manifesto dell’altrove?
Al Manifesto dell’altrove possono aderire come firmatari tuttə, singoli cittadini e enti che ne condividono e promuovono i valori.
Si può esprimere il proprio interesse in una mail a scriverealtrove.cuneo@gmail.com indicando:
– per singolə cittadinə: nome, cognome, e-mail, telefono
– per enti e associazioni: nome ente/associazione, nome e cognome del referente, e-mail e telefono
I firmatari saranno aggiornati sul cammino del Manifesto e coinvolti nella ideazione e realizzazione delle iniziative.
Per ulteriori informazioni: Manifesto dell’altrove
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XIV edizione del concorso Scrivere altrove | 2022
Scrivere Altrove è un concorso nazionale per opere, scritte e visive, sui temi delle migrazioni, della convivenza comunitaria e della cittadinanza promosso da Mai tardi – Associazione amici di Nuto e da Fondazione Nuto Revelli.
La comunicazione e la relazione, con qualunque forma si manifestino, sono il primo ponte che si stabilisce tra le persone e le culture di cui esse sono portatrici. La capacità di esprimere la propria appartenenza e contemporaneamente di conoscere e riconoscere l’altro è parte sostanziale di ogni progetto di cittadinanza.
Le ragioni del concorso trovano origine nella sempre più urgente necessità di offrire ai cittadini occasioni per esprimersi, interagire e convivere, per contribuire alla promozione e diffusione di una coscienza critica e consapevole della società contemporanea e scoprire che l’altrove è solo apparentemente lontano.
Il concorso è suddiviso in cinque sezioni:
- Italia che migra rivolta a cittadini italiani che tutt’ora vivono e lavorano all’estero o che, dopo un’esperienza fuori dai confini del proprio paese, hanno scelto di ritornare in Italia. Di generazione in generazione la trasmissione di una cultura della mobilità da sempre forgia la concezione dello spazio come di un ambiente da esplorare e in cui costruire la propria identità. “Chi non emigrava non era gente” così dicevano i testimoni di Nuto Revelli perché emigrare voleva dire diventare uomo. Ancora oggi, nonostante la situazione pandemica abbia ridotto notevolmente le varie forme di mobilità, dall’italia partono persone in cerca di lavoro, ricercatori, ragazzi alla pari, studenti e universitari che frequentano un anno all’estero, esploratori e viandanti in giro per il mondo.
- Libertà di parole, riservata ai cittadini detenuti con tema libero, oltre i muri fisici e le barriere del pregiudizio.
- Nuova cittadinanza destinata a cittadini immigrati o figli di immigrati, riflettendo su cosa significa essere oggi nuovi cittadini in Italia e condividendo storie personali o familiari di nuove resistenze e di cittadinanza attiva nel campo dello studio, del lavoro e dell’imprenditoria.
- Fuoriclasse rivolta agli studenti delle scuole per riflettere sull’esperienza quotidiana della scuola. É nelle azioni e nelle relazioni con gli insegnanti e in classi sempre più inclusive che si affrontano i valori del vivere in società: democrazia, libertà, uguaglianza, rispetto, solidarietà, parità di genere.
- The sound of silence rivolta a tutti i cittadini, per ascoltare le testimonianze dei nuovi vinti, raccogliendone le storie, come Nuto Revelli ha dato voce agli alpini della Russia, ai contadini ed ai montanari, vinti in un silenzio di indifferenza, alle donne anelli forti.
Per partecipare:
– scarica il bando della XVI edizione e scopri le modalità di partecipazione
– compila il modulo di iscrizione
Le opere dovranno essere inviate entro il 30 giugno 2022 insieme alla compilazione del modulo Google reperibile a questo link.
I VINCITORI DELLA XIV EDIZIONE
Con grande piacere, la giuria delle opere scritte e visive ha decretato i vincitori della XIV edizione del concorso. Scopri l’elenco completo: Vincitori XIV edizione
Il mese di novembre sarà ricco di iniziative legate a Scrivere Altrove. Vi invitiamo a consultare tutti gli appuntamenti da segnare in agenda cliccando qui: Concorso nazionale Scrivere Altrove: presentazione volume XII e XII edizione e cerimonia di premiazione XIV edizione.
Per informazioni:
scriverealtrove.cuneo@gmail.com
0171692789
Nino Costantino: 338 8219367 (per la sezione Fuoriclasse)
Alice Silvestro: 388 1192236
Fondazione Nuto Revelli: 375 5914347
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